Abitare nella Biosphera.

Ti presentiamo il modulo abitativo che cambia la tua idea di quattro mura.



Di casa in casa.

C’è una casa che ti dice grazie per aver scelto un’altra casa. La prima si chiama Terra, la seconda Biosphera. È un progetto di modello abitativo itinerante giunto alla sua terza fase. Di cosa si tratta? Pensa a una casa mobile di circa 25 mq che viaggia in giro per il mondo e dimostra a ogni dubbioso che è possibile vivere a impatto zero, autoprodurre energia e far del bene al proprio organismo.

Biosphera 2.0 esegue periodicamente dei monitoraggi sull’ambiente e riesce a garantire autonomamente una temperatura dell’aria che tocca i 21° in inverno e i 25° in estate, il clima perfetto in altre parole.

Biosphera 3.0 Equilibrium è il terzo modello, l’enfant prodige delle case. Si chiama così perché è in grado di equilibrare i sensi di chi lo abita.  È l’unico ad aver ottenuto un riconoscimento dato dai 3 enti certificatori più selettivi: Passivhaus, Minergie e Casaclima.

Anche Equilibrium si sposta, ma mentre lo fa monitora i tuoi bisogni e la situazione climatica. Inoltre, può diventare un ufficio o una scuola. Chi l’ha detto che deve per forza essere una casa? Una cosa è certa, è un’idea italiana e che merita tutti i riconoscimenti ottenuti.



Sotto un tetto di stelle.


Il fondatore di Biosphera Project si chiama Mirko Taglietti e ha ammesso che l’idea è arrivata mentre era sdraiato a osservare le stelle, in una notte d’estate e con una figlia in arrivo.
Il senso di protezione l’ha spinto a ragionare su un’abitazione diversa, in grado di prendersi cura della sua piccola e di ciò che l’avrebbe circondata.



Beh, possiamo dire che è sulla buona strada.



PHOTO CREDIT: Biosphera Project