Come si ricarica un’auto elettrica?

Presa di casa o colonnina? Standard orientale o europeo? Non c’è un solo modo di ricaricare un’auto elettrica. Breve guida ragionata ai sistemi più diffusi per ricaricare l’auto con la giusta energia.

 

Ricaricare l’auto? Oggi è ancora più facile, ma soprattutto più comodo. Sono molti infatti i metodi disponibili per la ricarica elettrica dell’auto. Per prima cosa è bene distinguere tra i sistemi a corrente alternata (normali prese di corrente) e quelli a corrente continua che garantiscono tempi di ricarica molto più brevi.

Casa dolce casa.
Il metodo più comune, comodo e più pratico (ma che richiede maggior tempo di ricarica) per rifornire di energia alla batteria: basta collegare la vettura alla rete domestica tramite una spina “tradizionale”, la spina Schuko (utilizzata per molti elettrodomestici) o la spina Mennekes. Inoltre, aumentando la potenza della rete a circa 7 kW, è possibile montare i cosiddetti Wallbox per una maggiore efficienza.

Colonnine di ricarica
La presenza di colonnine lungo i percorsi stradali sta progressivamente aumentando e, grazie alla struttura delle moderne batterie al litio, è possibile effettuare ricariche parziali, abbattendo i tempi di attesa. Sono differenti le tipologie di colonnine: da 3/7 kW fino a quelle da 150 kW; le più comuni e diffuse sono da 11/22 kW e 50 kW. La maggior parte delle colonnine consente di connettere le due principali tipologie di cavi di ricarica: CHADEMO e CCS.